Anche tu speri in un 2022 migliore?
2021: uno di quegli anni, insieme al 2020, che ricorderemo per sempre.
Per tanti, anzi per tutti, è stato un anno difficile. Un anno di restrizioni, di sacrifici e per alcuni anche quello che ha segnato per sempre la vita della propria azienda o della propria carriera lavorativa.
Tutto ciò è vero: girare le spalle e far finta di niente non aiuterà a dimenticare gli ultimi dodici mesi ma perché desiderare di cancellarli?
Sicuramente qualcuno ci avrà detto: «Speriamo in un 2022 migliore!» ma abbiamo mai riflettuto sul fatto che è proprio quando ci troviamo sotto pressione e attraversiamo i momenti peggiori che scopriamo più margini di crescita?
Dopo essere stato escluso dalla prima squadra delle giovanili in quanto gracile e meno alto dei suoi compagni Michael Jordan ebbe la possibilità di migliorare per diventare il campione che tutti conosciamo.
Dopo aver provato una dieta di sole mele perché non poteva acquistare i gettoni dei bagni pubblici Steve Jobs costruì il suo impero il cui simbolo è proprio una mela mangiata.
Quando la situazione è difficile possiamo scegliere se lasciarci andare o se uscirne migliori.
È questa la sfida che il 2022 ci pone davanti: accontentarci o migliorare.
Che bello appartenere alla seconda categoria di persone, quella degli eterni combattenti!
Concludiamo perciò quest’anno sorseggiando il bicchiere mezzo pieno.
Il 2021 sarà ricordato come l’anno delle vittorie italiane: alle Olimpiadi abbiamo conquistato ben sette medaglie d’oro e quaranta tra argenti e bronzi, cui aggiungere i sessantanove trofei portati a casa dalle Paraolimpiadi.
Per non parlare della vittoria agli Europei di calcio e di pallavolo.
Il 2021 è anche l’anno in cui, nonostante le difficoltà economiche, ci siamo uniti per raccogliere fondi e indumenti per chi stava e sta tutt’ora peggio di noi (come per es. i nostri vicini afghani).
Tenere gli occhi aperti e vigili su quello che accade nel mondo ci aiuta ad apprezzare ciò che abbiamo e a vivere grati e selfless!
L’Italia si è portata a casa anche un meritatissimo premio Nobel 2021 per la fisica assegnato a Giorgio Parisi, fisico dell’università La Sapienza di Roma e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare nonché attuale vicepresidente dell’Accademia dei Lincei.
Parisi ha introdotto alcuni degli strumenti teorici più importanti nella fisica della materia condensata degli ultimi anni: tra gli altri il modello di Kardar-Parisi-Zhang (KPZ) per le superfici ruvide; la risonanza stocastica, un processo controintuitivo che gioca un ruolo nell’evoluzione dei ghiacciai; la teoria di Parisi-Sourlas che applica la supersimmetria alla materia condensata.
Parisi, padre di due figli, è il sesto scienziato italiano a vincere il premio Nobel per la fisica dopo Guglielmo Marconi (1909), Enrico Fermi (1938), Emilio Segrè (1959), Carlo Rubbia (1984) e Riccardo Giacconi (2002).
Queste alcune delle belle notizie che vogliamo incorniciare ricordando questi ultimi trecentosessantacinque giorni.
2022, ti aspettiamo con gioia, con aspettativa e con speranza ma soprattutto vogliamo metterti in guardia: ci scrolliamo di dosso lo sconforto e la stanchezza e ci vestiamo di coraggio e d’amore consapevoli che il meglio deve ancora arrivare.
Buon anno!