Riflessioni sulla Riforma protestante
Siamo noi a creare la storia con la nostra osservazione, e non la storia a creare noi.
Stephen Hawking
Sembra strano a dirsi, ma la storia può cambiare, “dipende da che punto guardi il mondo”, suggerisce una canzone.
Siamo abituati sin dalla scuola a leggere la storia solo come un’intricata successione di eventi, un dipanarsi granitico di “causa uguale effetto” con l’aggiunta di tante date, nomi e luoghi da ricordare.
Eppure forse, ad essere curiosi, esiste qualcosa di più che trascende la nostra carne e le nostre intenzioni, quel noioso ombelico umano dal quale persino Hawking, che conosce la vastità dell’universo, non riesce a discostarsi.
Osservando la storia dall’alto, come da una mongolfiera, e seguendo le tracce dell’uomo sul lungo sentiero degli eventi viene da chiedersi se la storia non sia semplicemente un mezzo con il quale Dio ci sta parlando.
Ad esempio, oggi è il 31 ottobre e scommetto che la prima cosa a cui abbiamo pensato è stata: Halloween! Come darci torto?
Ormai ovunque, da settimane, si vedono (e si vendono, viva il capitalismo) oggetti a forma di zucca e fantasmini.
Tuttavia, spoiler, il 31 ottobre (del 1517) è principalmente la data cardine della Riforma protestante. ‘Na cosetta, insomma.
Martin Lutero (1483-1546) era un frate agostiniano che, andando a Roma, rimase sconvolto dalla corruzione della Chiesa. In quel periodo infatti imperversava la vendita delle indulgenze dovuta a una forte crisi delle casse del papato. Le indulgenze e le opere di carità legate ad esse non erano una novità ma ora al popolo veniva fatto credere, dagli inviati di papa Leone X che percorrevano tutta l’Europa, che il perdono dei peccati non si poteva ottenere senza pagare con beni o con denaro; facendo così sarebbe infatti stato possibile “far volare l’anima dal purgatorio al cielo”.
Il progetto iniziale della nuova basilica di San Pietro a Roma, da costruire al posto di quella esistente, risale al 1506 circa e il completamento finale si vide negli anni ’30 del 1600: la vendita delle indulgenze fu uno dei principali mezzi adottati per reperire i fondi necessari.
Questo sistema scandalizzò Lutero che, secondo la tradizione, il 31 ottobre 1517 affisse le sue 95 tesi sulla porta della chiesa del castello di Wittenberg (la data esatta e il fatto non trovano concordi tutti gli studiosi; spesso le porte delle chiese erano utilizzate a quei tempi a mo’ di bacheca, l’evento risulta quindi verosimile seppur documentato solo dal teorico della Riforma Melantone, anni dopo la morte di Lutero).
Di seguito alcune delle 95 tesi.
24. È perciò inevitabile che la maggior parte del popolo sia ingannata da tale indiscriminata e pomposa promessa di liberazione dalla pena.
27. Predicano da uomini, coloro che dicono che, subito, come il soldino ha tintinnato nella cassa l’anima se ne vola via.
36. Qualsiasi cristiano veramente pentito ottiene la remissione plenaria della pena e della colpa che gli è dovuta anche senza lettere di indulgenza.
44. Poiché la carità cresce con le opere di carità e fa l’uomo migliore, mentre con le indulgenze non diventa migliore ma solo più libero dalla pena.
45. Occorre insegnare ai cristiani che chi vede un bisognoso, e trascurandolo dà per le indulgenze, si merita non l’indulgenza del papa ma l’indignazione di Dio.
50. Si deve insegnare ai cristiani che se il papa conoscesse le esazioni dei predicatori di indulgenze, preferirebbe che la basilica di San Pietro andasse in cenere piuttosto che essere edificata sulla pelle, la carne e le ossa delle sue pecorelle.
53. Nemici di Cristo e del papa sono coloro i quali perché si predichino le indulgenze fanno tacere completamente la parola di Dio in tutte le altre chiese.
62. Vero tesoro della Chiesa di Cristo è il sacrosanto vangelo, gloria e grazia di Dio.
66. Ora i tesori delle indulgenze sono reti con le quali si pescano le ricchezze degli uomini.
Di sicuro Lutero “non le ha mandate a dire” alla Chiesa, diremmo oggi.
Il giorno successivo l’imperatore Carlo V convocò una seduta privata e proclamò: «Un solo frate che va contro tutta la cristianità di un migliaio di anni deve essere nell’errore».
Partì pertanto in seguito il processo per eresia intentato contro il frate.
A 34 anni, “nel mezzo del cammin della sua vita”, Lutero si trovò a dover difendere la sua fede e le sue idee davanti all’imperatore e alla Chiesa.
La scomunica ufficiale da parte di papa Leone X arrivò il 3 gennaio 1521 ma, eccezionalmente, alla scomunica non fece seguito l’esecuzione della condanna. Ciò permise a Lutero di esporre le sue ragioni nella Dieta di Worms il 16 aprile, davanti all’imperatore, ai principi e ai delegati papali, tuttavia nonostante le sue argomentazioni dettagliate e basate sui fatti gli fu comunque intimato di abiurare.
Lutero rifiutò e fu definitivamente condannato per eresia ma un salvacondotto imperiale gli permise di rifugiarsi nel castello di Wartburg dove, partendo dal testo greco redatto da Erasmo da Rotterdam, tradusse in tedesco il Nuovo Testamento (nel 1534 sarebbe stata tradotta l’intera Bibbia).
Lutero non morirà sul rogo ma di malattia, nel 1546.
Quella di Lutero è una figura controversa e la guerra dei contadini tedeschi resta un’ombra che aleggerà sempre sulla storia dell’inizio della Riforma.
Ciò nonostante il lascito del riformatore è stato enorme: ha aperto la strada alla dottrina, vera ancora oggi, della salvezza per grazia mediante la fede e la sua opposizione a secoli di tradizione e alle più alte cariche dell’epoca ha permesso fra l’altro la nascita della Chiesa protestante che partendo da un paesino della Germania occidentale si sarebbe diffusa in tutto il mondo.
In Italia il protestantesimo conta attualmente 383.100 fedeli, di cui più di 250.000 pentecostali1.
Una volta un uomo ha detto: «Muoio senza rimpianti, perché ho compiuto il proposito che Dio aveva per me». Che diremo dunque?
Il 31 ottobre 1517 Dio si è servito della fedeltà di un uomo (un Aware, diremmo oggi!) per cambiare la storia religiosa del mondo.
Qual è la storia che vogliamo cambiare noi?
1 Massimo Introvigne, PierLuigi Zoccatelli, Dimensioni del pluralismo religioso in Italia (2021), sito visitato nel mese di ottobre 2022, https://cesnur.com/dimensioni-del-pluralismo-religioso-in-italia/